Non sono poi così lontane le feste che rendono felici grandi e piccini di tutto il mondo
Oggi 1 settembre 2018 San Giosuè ( o almeno è quello che scrive il mio calendario) la pioggia è battente e si sente il rumore delle goccioline, battere sul tettuccio che ripara la porta sul retro. Nell'aria si percepisce un'odore di foglie bagnate che stanno inesorabilmente per prepararsi all'arrivo dell'autunno. Una magia unica è quella che regala a tutti noi questa stagione, colori meravigliosi e frutti molto attesi tutto l'anno come le castagne.
Nei boschi si trovano poi i funghi e le rondini partono per il grande viaggio.
Ecco la poesia di oggi:
I Pastori
Settembre, andiamo. È tempo di migrare.
Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori
lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
scendono all'Adriatico selvaggio
che verde è come i pascoli dei monti.
Han bevuto profondamente ai fonti
alpestri, che sapor d'acqua natia
rimanga né cuori esuli a conforto,
che lungo illuda la lor sete in via.
Rinnovato hanno verga d'avellano.
E vanno pel tratturo antico al piano,
quasi per un erbal fiume silente,
su le vestigia degli antichi padri.
O voce di colui che primamente
conosce il tremolar della marina!
Ora lungh'esso il litoral cammina
La greggia. Senza mutamento è l'aria.
Il sole imbionda sì la viva lana
che quasi dalla sabbia non divaria.
Isciacquio, calpestio, dolci romori.
Ah perché non son io cò miei pastori?
G. D'Annunzio
Nessun commento:
Posta un commento