Il primo presepe fu opera di San Francesco e prese vita a Greccio, un paese in provincia di Rieti. Era il 1200 e Francesco era molto conosciuto e i giovani ascoltavano la sua parola estasiati e con loro anche gli uccelli e questo per l'intensità emozionale che trasmetteva.
Nel lontano 1210 Franesco si era recato a Roma da papa Onorio III, chiedendogli l’approvazione della sua Regola di vita con i fratelli, in povertà assoluta, predicando il Vangelo nella semplicità.
Nel 1219 partì per l' oriente e venne ricevuto dal sultano alMalik- al-Kamil. Durante il viaggio visitò i luoghi dove aveva vissuto nostro Signore. Ma il luogo che regalò a Francesco il ricordo più intenso fu vedere con i suoi occhi la grotta di Betlemme dove nacque il bambinello.
Una volta rientrato in Italia, fece la conoscenza di un nobiluomo, Giovanni, il quale chiese a Francesco cos'avrebbe dovuto fare per seguire le vie del Signore.
Il Santo gli rispose di accogliere Gesù nel suo cuore e iniziare a preparare il Natale. Giovanni allora diede ordine di costruire una stalla, vi fece portare del fieno e condurre un bue e un asino, in attesa del mese di dicembre.
Il 24 dicembre del 1223 pastori e contadini, artigiani e povera gente raggiunsero la grotta che Giovanni da Greccio, aveva costruito dopo le parole di Francesco.
Alcuni avevano deciso di portare dei doni per fare omaggio al Bambino e condividerli con i più poveri. Francesco decise di celebrare un rito diverso, più intenso e coinvolgente; e aveva chiesto il permesso al papa, per poterlo eseguire. Su un altare improvvisato un sacerdote celebrò la Messa.
Francesco con i suoi frati, cantò il Vangelo. Davanti alla mangiatoia, egli invaso dalla gioia e il viso pieno di lacrime per l'emozione. Allora fu visto «dentro la mangiatoia un bellissimo bambino addormentato che il beato Francesco, stringendo con ambedue le braccia, sembrava destare dal sonno».
Fra i presenti c'erano diversi personaggi degni di fede e grazie a questo la notizia di quello che avvenne, si seppe in tutto il Lazio, l'Umbria e la Toscana fino a Genova e Napoli. Da quel momento molte persone ebbero benefici spirituali e corporali. Infatti alcuni si convertirono,altri guarirono da gravi malattie, altri trovarono forza e pace interiore.
Da quel momento l'intero paese sapeva di questi prodigi e teneva memoria di quella notte santa, quando un Bambino era apparso a Francesco, che aveva voluto ricostruire l'ambiente del primo Natale in un bosco dell'Appennino.
Fonte: http://www.latecadidattica.it/
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