La Pasqua 2016 si avvicina e per tutti noi dovrebbe essere un momento di riflessione e di autocritica, pensando che Gesù morì in croce e si sacrificò per il nostro futuro. La maggior parte della gente al giorno d'oggi considera la festività solo un momento per andare in viaggio, fare la settimana bianca o semplicemente per avere qualche giorno a casa dal lavoro.
Ma un tempo tutti rispettavano il significato della festività e la onoravano nel modo migliore, rispettando anche la quaresima che richiedeva qualche sacrificio da compiere per prepararsi alla Pasqua.
Ecco cosa scriveva su Selezione dello scolaro Nazareno Fabretti nel 1957:
La Madonna è stata la prima a rivedere Gesù dopo la resurrezione. Era giusto che Egli andasse subito da lei, a portarle la gioia più grande della sua vita.
Ella aveva patito più di tutti, per lui e con lui, era stata forte e silenziosa ai piedi della croce,lo aveva ricevuto morto sulle ginocchia, l'aveva visto scendere dissanguato nel sepolcro. Come il primo dolore era stato condiviso da Maria, così da lei doveva essere condivisa la più grande gioia.
E Gesù andò da Maria. Non era più livido e dissanguato, non era più immobile e irriconoscibile: era bello come nemmeno la Madonna l'aveva mai visto: più bello che da bambino e da ragazzo. La sua carne era di luce, nei suoi occhi lampeggiava il cielo. In trent'anni di vita insieme, nella povera casa di Nazareth, mai la Madonna aveva visto suo figlio così bello, così luminoso.
Che cosa si dissero in quel sublime momento, mentre tutti credevano che Gesù fosse morto per sempre? Nessuno lo sa.
Ora la Madonna non aveva più motivo di piangere e di soffrire per Gesù. Con la resurrezione cominciava per lei una Pasqua senza fine. Solo gli uomini, d'ora innanzi, l'avrebbero fatta soffrire rendendo inutile per la loro anima, col peccato, la resurrezione di Gesù.
In quell'appuntamento di tenerezza e gioia, dopo la resurrezione di Gesù, essi certo parlarono anche di preparare il posto in cielo per ogni cristiano, a ogni uomo giusto e buono. Ora attendono da secoli e per secoli che ognuno di noi meriti di risorgere per il Paradiso.
Nemmeno gli evangelisti raccontano di quell'incontro fra il figlio risorto e la mamma. Ma il nostro cuore lo sa.
Presto torneremo per narrarvi altre curiosità del passato!
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